Sono fortemente
convinto che prima di progettare e sviluppare un software si debba procedere
con una completa "analisi" del problema da risolvere.
In Teleskill, abbiamo sempre dato molta
importanza al concetto di apprendimento
collaborativo, cercando negli anni di costruire soluzioni che rispondano
efficacemente alle esigenze dell’utenza finale, per mezzo di lay-out
user-friendly dedicati anche a persone non in possesso di competenze tecniche particolari.
L’obiettivo: favorirne l’utilizzo e quindi la partecipazione.
I diversi
scenari di apprendimento collaborativo, realizzati con l'ausilio della
telematica, sottolineano essenzialmente tre fattori:
- l'interdipendenza e
la comunicazione tra i membri del gruppo;
- la condivisione o la
ripartizione dei compiti e la gestione del processo di gruppo;
- la finalità di
costruire qualcosa di nuovo, cioè di ottenere un valore aggiunto dalla
collaborazione.
Anthony Kaye,
sostiene che "Collaborare (co-labore) vuol dire lavorare insieme, il
che implica una condivisione di compiti e un'esplicita intenzione di aggiungere
valore, per creare qualcosa di nuovo o differente attraverso un processo
collaborativo deliberato e strutturato, in contrasto con un semplice scambio di
informazioni o esecuzione di istruzioni (..). Un apprendimento individuale come
risultato di un processo di gruppo".
L’apprendimento è sicuramente un processo individuale, che però può
essere fortemente influenzato dalla collaborazione, soprattutto quando lo
stimolo del confronto proviene da pari grado. La formazione non è più un
trasferimento di conoscenza da chi sa a chi non sa, ma una sinergia di competenze
tra chi sa di più su un argomento e chi, apprendendo, dà allo stesso tempo il
proprio contributo specifico. Ragionare,
esplicitare ed esporre le proprie competenze tacite, favorisce la razionalizzazione
e la memoria delle stesse.
Sulla base di queste evidenze e necessità, Teleskill ha sviluppato la
classe virtuale e la comunità di pratica, che affidano a questi concetti, un
ampio kit di strumenti informatici per renderli davvero operativi. Si può
quindi condividere opinioni in maniera testuale o video, file o immagini/video,
lavorare in tempo reale su uno stesso documento, utilizzare la funzionalità del
controllo remoto e dello screen sharing, oppure semplicemente discutere in
audio/video utilizzando i propri PC/MAC/tablet su opinioni espresse sulla
comunità di pratica, in classe virtuale e sui social network.
Grazie agli strumenti di apprendimento collaborativo si realizza con
efficacia una delle massime più note di Albert Einstein: "Non ho mai insegnato nulla
ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per
imparare".
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