Grazie a un’infografica,
condivido con voi le 6 tendenze dell’e-learning dei prossimi mesi.
Ho il piacere di guidare un’azienda, Teleskill, che ha come
slogan “innovating with passion”. Significa che dietro ad ogni nostra
iniziativa, dietro a ogni prodotto realizzato per il cliente, c’è sempre un
team di persone che si dedica a lui, che ricerca e tiene le antenne dritte per
soddisfare le esigenze dell’azienda, ma anche anticipare bisogni grazie al
monitoraggio di nuove tendenze e correnti di pensiero.
Per questo quando un collega mi ha segnalato questa infografica ho deciso subito di scrivere un pezzo per il nostro
blog aziendale. Condivido pienamente i 6 trend espressi e, già da qualche
tempo, sono parte integrante di quello che chiamo Teleskill e-learning 2.0 o
social e-learning, modalità che già adesso proponiamo a enti, università e
aziende.
Ma vediamo nel dettaglio di che si tratta:
1. L’e-learnig è social
Nessuno studente è un’isola. Le persone sono animali sociali
e l’e-learning può trasformarsi in un’esperienza di collaborazione ricca di
risorse da sfruttare. I corsi e-learning devono promuovere la condivisione di
conoscenze, esperienze e opinioni. Devono prevedere possibilità di interazione
tra gli studenti attraverso le nuove tecnologie, particolarmente quelle in
mobilità come tablet e smartphone. Aula virtuale, videoconferenza, forum,
mediateca, chat e integrazione con i social devono poter offrire allo studente
la possibilità di formarsi, ma anche di essere parte attiva e propositiva di
una “formazione in evoluzione”.
2. Lo studente è
protagonista
Se si ha a cuore l’efficacia del corso, il passaggio a un
modello di progettazione del corso centrato sul discente non è più un optional,
ma una pratica consolidata. Agire in quest’ottica è utile per soddisfare le
esigenze di tutti gli studenti, rimanendo in un contesto di apprendimento
individuale, diverso da persona a persona. È utile quindi, prima di progettare
i contenuti, incontrare e intervistare il proprio pubblico per comunicare
quanto l’apprendimento sia costruito su specifiche esigenze di ognuno.
3. L’e-learning è
coinvolgimento
Vita digitale e vita reale non sono più così separate, e
tanto meno per gli studenti più giovani. L'apprendimento attivo, l'interazione
e l'impegno sociale diventano sempre più importanti perché permettono agli
studenti di essere coinvolti nell’apprendimento, integrano il contenuto alle
proprie esperienze, e consentono di applicarle nella vita di ogni giorno.
4. Piccole pillole,
grande successo
L'approccio finalizzato a suddividere i contenuti in pillole
è vincente perché consente agli studenti di fruirne ogni volta che possono.
Frasi brevi, foto accattivanti, infografica, e citazioni sono tutti strumenti
ideali per trasmettere un messaggio in modo rapido. Molto importante è anche il
giusto mix tra pillole e contenuti di approfondimento.
5. Passare da
insegnamento lineare a corsi non lineari
I corsi di apprendimento non lineari, obbligano agli
studenti a realizzare collegamenti tra le informazioni che già possiedono e i nuovi
contenuti. È anche un modo per favorire gli studenti nel adattare il corso a
specifiche esigenze, stili di apprendimento, livelli di comprensione.
6. Curare l’immagine quanto il contenuto
È stato calcolato che gli studenti sianoin grado di
elaborare le immagini 60.000 volte più velocemente di un testo. Le immagini diventano
quindi un tool di grande impatto, capace di migliorare l’esperienza di
apprendimento e a renderla più memorizzabile e divertente.
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